Chiunque lo conosceva e gli voleva bene con il soprannome er Patata, la dipartita di Roberto Brunetti ha destabilizzato il pubblico e i tantissimi colleghi che, negli anni, avevano lavorato con lui nel settore dello spettacolo. Da diversi anni aveva perso il lavoro, aveva alle spalle guai giudiziari per droga. La sua ex ha allertato la Polizia perché l’attore non rispondeva al telefono da diverso tempo. Poi, la terribile scoperta.
È stato ritrovato intorno alle 22.30 nel suo appartamento capitolino, situato in via Arduino, nei pressi di piazza Bologna. Er Patata era sdraiato supino sul letto, i poliziotti hanno dovuto sfondare la porta. Non c’erano segni di violenza o effrazione. Sul tavolo della cucina, dei residui di cocaina, panetti di hashish ed anche un bilancino. Ora il telefono di Roberto Brunetti è stato sequestrato e le indagini continuano.
Morte Er Patata, la scoperta della polizia a casa di Roberto Brunetti
Come anticipato, da diverso tempo si era allontanato dal mondo dei riflettori a causa della dipendenza dalle droghe. L’inizio della sua carriera è arrivato grazie a Leonardo Pieraccioni, che l’ha lanciato in tale ambiente, dov’è diventato un volto acclamato segnando soprattutto le commedie anni Novanta. Fuochi d’artificio, film d’esordio con quest’ultimo, incassò al botteghino ben 60 milioni di lire. E poi Neri Parenti, Carlo Vanzina, in tanti lo vollero. Recitò con Christian De Sica, Massimo Boldi, Diego Abatantuono e altri.
Roberto Brunetti era nato a Roma il 31 maggio del 1967 ed è venuto a mancare all’età di soli 55 anni. Un dramma che ha sconvolto tutti, lasciando un grande vuoto e tanta malinconia, soprattutto nella sua cara città, di cui è stato un simbolo, soprattutto per chi non è nuovo in quel di Trastevere. Proprio lì aveva poi provato a riprendere in mano la vita aprendo una pescheria, il mestiere che aveva ereditato da suo papà. Una serie di tentativi che non andavano poi in porto, probabilmente per il lato oscuro che lo risucchiava.
La pescheria poi aveva fallito e aveva ritentato la stessa cosa in Sardegna con un amico, un progetto poi mai realizzato. Disoccupato da tempo, ormai viveva grazie al reddito di cittadinanza, in una casa che era di un suo parente. Eppure c’era ancora chi lo fermava per strada con affetto, chiedendogli una foto. Chi lo conosceva, ricorda vivesse solo per sua figlia di 10 anni, nata da una donna conosciuta a Trastevere. “Ci eravamo persi di vista ma saremo sempre insieme in questo film spensierato” Pieraccioni sui social.
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