Altro che i tempi de La canzone del capitano, da quel momento poi il figlio di Roby dei Pooh ne ha fatta di strada. Francesco Facchinetti adesso è uno dei più vincenti produttori, nonché manager, del settore dello spettacolo nostrano. Inoltre vanta grandissimo seguito su Instagram, oltre un milione di follower, anche grazie alla sua bella famiglia allargata che è stata pure raccontata nel reality The Facchinettis.
Un uomo di successo, che si è saputo inventare da solo pur essendo un figlio d’arte. Al suo fianco, dopo la madre della sua primogenita Mia con cui ancora gode di un ottimo rapporto, Alessia Marcuzzi, ora c’è la brillante moglie Wilma Faissol. Quest’ultima è un ex chirurgo maxillo facciale, ha lavorato nella moda e vissuto tra Brasile, New York, Svizzera ed Italia. La vita di Francesco Facchinetti è elettrizzante, ma nella lunga intervista di apertura che ha concesso a Luca Casadei, ha rivelato di essere un narcisista in analisi.
Francesco Facchinetti affronta una terapia
Una schiettezza invidiabile quella dimostrata da Francesco Facchinetti nel corso della chiacchierata, che è durata oltre un’ora, nella seconda stagione del podcast che Luca Casadei ha inaugurato col nome One More Time. Tra gli svariati argomenti che l’imprenditore di Mariano Comense (Como) ha toccato in modo esaustivo c’è quello della sua infanzia trascorsa con la mamma Rosaria Longoni. “Mi fece vivere il mondo degli hippie e la vita nella comune”, ha spiegato ricordando momenti che ormai gli appaiono lontanissimi.
Per un periodo inoltre visse nella comunità di Frate Ettore a Seveso, erano gli inizi degli anni ’90: “Erano gli anni dell’Aids. Con Frate Ettore andavamo alla stazione di Milano a prendere gli infetti. Lì capii cos’era la fede e la Divina Provvidenza”. Poi il suo amore per la musica. “Alla scuola di Comunione e Liberazione lessi un libro di Don Giussani, su quanto è importante trovare il proprio io. E lo trovai dopo avere visto un concerto di Jovanotti, uno che non cantava e basta, ma usava la musica per comunicare il suo mondo”.
Anche sul periodo di X Factor: “Appena arrivato mandai via la vecchia guardia degli autori Rai, volevo un mio team di giovani. Andò bene, ma diedi fastidio a un po’ di persone. Appena sbagliai loro me la fecero pagare. Da golden boy della tv italiana diventai un appestato, vietato ogni studio televisivo”, ma neanche lì si è fermato. “Mentre ero ancora a terra, mandai due messaggi, uno a Nesli e uno a Frank Matano. ‘Sto iniziando da zero, non ho niente, ma mi dedicherò 18 ore al giorno a te'”, ha spiegato. Da lì la sua ascesa.
Ma tutta questa sete di successo, da dove nasce? In parte da un antico bisogno di riscatto. “Non penso di aver risolto il rapporto conflittuale col denaro. Fin da piccolo volevo una riscatto sociale, conquistando cose. Negli ultimi dieci anni ho lavorato 18 ore al giorno per comprarmi un quadro di Andy Warhol. Ogni giorno mi chiedevo: ‘Perché ti alzi?’ e mi rispondevo ‘per comprarmi il quadro’. Ogni tanto mia madre mi chiede perché giro con una Rolls Royce da 3-400mila euro e io dico che lavoro tutto il giorno”, ha detto.
“Se non avessi una Rolls non uscirei di casa. Perché devo avere attorno cose che mi rendono la giornata piacevole. Sono cose materiali, è destabilizzante raccontarlo? Sì, ma mi rasserenano. Non significa che se metto il sedere su una Panda muoio. Ma che se devo andare oltre il limite devo essere appagato”, ha infine rivelato.
“Mi definisco onnivoro, egocentrico, narcisista. Da un anno vado dalla psicologa, perché è ovvio che questo disturbo della personalità narcisista crea problematiche”, ha detto con la sua sincerità.
“Mi ritiro per la malattia”. Bruce Willis choc, addio cinema: “Non mi permette di recitare”
“Che cifre”. Georgina Rodriguez, quanto le ‘passa’ Cristiano Ronaldo per le spese mensili
“Cosa mi fa Loredana Bertè”. Veleni tra cantanti top: la storica collega non nasconde nulla
No Responses